In questo articolo voglio parlarvi di una delle storie più incredibili nel mondo del collezionismo Pokemon, le carte For Position Only (FPO)
Una delle cose che più mi affascina di queste carte è il fatto che non sarebbero mai dovute esistere, rendendole a mio parere molto più interessanti di carte create con tiratura limitata al solo scopo di essere rare.
Questa storia comincia nella primavera-estate del 2002, quando la Wizards of The Coast era impegnata a produrre la terza ristampa delle carte del Set Base in un nuovo e iconico set che tutti oggi conosciamo come Legendary Collection.
I designer dell’azienda erano già al lavoro su una nuova tipologia di carte che avrebbe dovuto fare debutto nell’autunno di quell’anno, le E-Series.
Queste nuove carte presentano un layout totalmente differente dalle vecchie carte poiché il lato a sinistra e il lato basso includono la nuova barra di identificazione digitale, questa nuova caratteristica fa si che il posizionamento del Pokemon all’interno della carta non risulti più perfettamente centrale ma lievemente spostato, pertanto dovevano essere effettuati dei test preliminari.
Vengono quindi prese alcune delle illustrazioni del primo set delle E-Series, Expedition, e vengono stampate per la prima volta con la scritta FOR POSITION ONLY centrale.
Nascono così le leggendarie carte FPO.
L’aspetto più interessante di questa vicenda non risiede nel design e unicità di queste carte ma nel modo in cui sono sopravvissute dal lontano 2002, perché come potete immaginare, test card di questo tipo non sarebbero mai dovute uscire dalla factory senza essere distrutte.
La leggenda narra che il designera cui venne dato l’ordine di destinare queste carte al macero distrusse solo una parte delle carte FPO stampate (forse solo le comuni e non comuni). Le restanti rare invece vennero nascoste e portate al di fuori della WOTC, ma in che modo?
Le introdusse nel nastro e le fece impacchettare come se fossero delle carte dell’ultimo set, il Legendary Collection.
Si stima che le carte FPO salvate siano circa 237, suddivise in pack sottili da 5 carte e spessi da 10 carte ciascuno. In totale sono presenti 8 diversi artwork:
Ma che cos’è quell’ottava carta che non è un Pokemon? Si tratta di Manhole, un gioco che doveva essere rilasciato per la piattaforma E-Reader, Wikipedia lo include nell’elenco dei giochi con questa descrizione:
“Manhole-e: A port of the original Game & Watch game. Included with the e-Reader, the player must close the manholes as pedestrians pass by. A complete Game & Watch card series was planned for release, but never made it to stores.”
Se guardate attentamente l’immagine potete notare che anche in Manhole è presente la scritta FOR POSITION ONLY in bianco, che si sovrappone alle scritte della descrizione.
L’esistenza di questi test pack contenenti le FPO è rimasta ignota fino al 2013 quando l’impiegato cominciò a liberarsene vendendole al collezionista The Charizard Authority (TCA Gaming).
Molti di questi pacchetti sono statiaperti dallo stesso TCA sul suo canale youtube, ve ne riporto alcuni:
Due di questi test pack versione sottile sono stati venduti da TCA a un collezionista per cui è probabile che esistano 10 carte FPO ancora da conteggiare.
Ringrazio l’utente unlimited_spaghetti che ha raccolto tutte queste informazioni su mt-moon.proboards.com, grazie al quale ho potuto scrivere questo articolo.
Il Fossil Press Kit venne realizzato da Wizards of The Coast Italia come confezione regalo in occasione del lancio del nuovo set del Gioco di Carte Collezionabili.
Il progetto grafico fu commissionato alla TOOmuch di Milano, noto studio di design collaboratore di Wizards Italia. TOOmuch si occupò del concept, editing e packaging del prodotto; come riportato in dettaglio nel loro sito, raggiungibile cliccando l’immagine sottostante.
Il Press Kit si presenta come un massiccio porta documenti chiuso con corda e rondelle di 32 x 24 x 4 cm.
Come tutti i prodotti del set Fossil, il layout grafico si presenta in stile cassa di reperti paleontologici, con tanto di scritte di avvertimento quali “maneggiare con cura” e “lato alto”.
Questa parte risulta essere soltanto un involucro al cui interno troviamo il kit raccoglitore, che presenta anch’esso una chiusura mediante una corda elegante.
Passiamo ora al cuore del Press Kit, l’interno con i prodottiSample a scopo promozionale. Oltre a presentare un esempio di carta, bustina e mazzo, rappresenta a pieno tutta la bellezza grafica di questo stupendo set, grazie ai magnifici artwork presenti.
Sono presenti:
1 x Carta Unlimited di Graveler – Italiano
1 x Bustina Fossil – Prima Edizione – Italiano – Artwork Aerodactyl
1 x Mazzo Guardia del Corpo – Italiano
Alcuni artworks risultano nascosti dai prodotti, estraibili dagli incavi tramite una corda:
Alcune informazioni derivanti dallo studio TOOmuch, suggeriscono l’utilizzo di questo prodotto, a scopo promozionale, durante il Cartoomics del 2001. Nonostante la tiratura di questo oggetto sia sconosciuta e non ci siano prove di progetti simili in altre lingue, è presumibile che Wizards of The Coast e TOOmuch possiedano la propria copia personale.
L’incredibile design unito alla superba manufattura, rendono questo oggetto rappresentativo uno dei migliori esempi di Press Kit a scopo promozionale, nonchè uno dei più begli oggetti legati al mondo dei Pokemon.
Ringrazio personalmente lo studio di design TOOmuch per avermi aiutato a ricostruire la storia di questo oggetto ed aver completato il Kit grazie al recupero dell’involucro esterno, inizialmente mancante.
Il Press Kit Fossil, per la sua particolare storia e bellezza, è probabilmente il pezzo più prezioso della mia collezione e ora vi racconterò come ne sono venuto in possesso.
E’ cominciato tutto nel gennaio 2017, quando un ragazzo mise su un gruppo facebook un annuncio di vendità con questa immagine:
Questo oggetto non era riconducibile a nessun prodottoFossil normalmente commercializzato, questo fattore, unito alle foto che non mostravano la reale grandezza di questa sorta di “quaderno”, fecero si che l’annuncio rimase ignorato per parecchi giorni. Decisi di contattare il ragazzo per chiedere qualche informazione sull’oggetto e su come era stato reperito, la risposta del ragazzo fu che gli era stato donato dal padre che lo aveva ritrovato molti anni prima svuotando un ufficio a Roma. All’interno conteneva un mazzo e una bustina in 1a edizione “come se fosse una super anteprima del set“.
Non avendo la minima idea di cosa potesse essere decisi comunque di offrire 30€, il venditore mi disse che altre persone erano interessate ma incerte e che anche loro avevano offerto una cifra simile. Così ci salutammo in attesa di aggiornamenti.
Solamente 3-4 giorni dopo ci contattò dicendo che accettava l’offerta di 35€
Questo particolare oggetto è stato uno dei primi prodotti stampati allo scopo di promuovere le carte da gioco collezionabili (TCG o GCC) dei Pokemon. La sua natura lo rende il perfetto corrispettivo del famoso Demo Pack, distribuito durante l’E3 del 1999, per questo motivo viene molto spesso nominato “Prerelease Demo Box” o semplicemente “Demo Box“.
La tiratura di questo prodotto è sconosciuta, le uniche informazioni ricostruite dimostrano che questo Press Kit sia stato distribuito in un periodo antecedente alla grande distribuzione di box e pacchetti e principalmente a figure chiave del commercio di giochi di carte collezionabili e fumetti (grossisti e grandi commercianti).
Il Kit si presenta come un box di 23,5 x 22 x 6 cm Il disegno frontale rappresenta una Poke Ball che vediamo per la prima volta nella versione chiusa. Questa rappresentazione venne utilizzata successivamente nelle grafiche di alcuni mazzi, anche se l’artwork più famoso rimane sempre la versione leggermente aperta e luminosa.
Sul retro invece, a dimostrazione del fatto che questo oggetto veniva distribuito a poche persone e non venduto, non troviamo nessun codice a barre, ISBN, o altri codici riconducibili a un prodotto di catalogo.
Le uniche scritte che troviamo all’esterno della confezione sono i copyrights Nintendo/GAMEFREAK/Wizards of The Coast.
All’interno della confezione troviamo 4 diverse tipologie di prodotto.
1 x Vetrofania set Base (Window Cling) in Italiano
Si tratta di un adesivo, in vinile, che veniva attaccato al vetro dei negozi grazie all’uso dell’acqua. L’immagine è rovesciata, in quanto lo sticker veniva applicato all’interno del negozio per essere visibile poi correttamente all’esterno.
1 x Mazzo Starter 2 Giocatori in Inglese (Non Shadowless)
3 x Booster Pack set Base in Inglese (Non Shadowless)
Il mazzo e i pack rappresentavano i principali prodotti della linea, al suo interno infatti è contenuto un sample di entrambi, alloggiati in inserti di spugna, per permettere al commerciante di familiarizzare con gli oggetti che avrebbe dovuto vendere.
La lingua inglese ci fa capire come questo box fosse stato creato in un periodo precedente alla stampa dei prodotti nelle varie lingue europee.
1 x Brochure Promozionale in Italiano
Infine il pezzo forte, l’oggetto promozionale più esclusivo, la brochure interna con i dettagli sul mondo Pokemon e sui dati di vendita del Brand.
Di seguito le 16 pagine della brochure in Italiano:
Come accennato in precedenza, la tiratura di questi oggetti è sconosciuta, tuttavia abbiamo qualche dato sulla presenza di questi box tra i collezionisti. Esistono infatti secondo il mio parere, un numero di Press Kit ancora integri in lingua inglese che si aggira sulla decina o più, alcuni di essi addirittura sigillati. Per quanto riguarda invece la lingua italiana, si conoscono soltanto 3 di questi box (inclusa la copia in mio possesso).
Una copia in lingua inglese ancora sigillata è visibile al minuto 00:56 in questo video del Museo di Carte dei Pokemon allestito in occasione dei tornei regionali di Hartford (Connecticut).
Sono riuscito a recuperare la foto di un Demo Box sigillato in francese, anche se il proprietario della foto rimane sconosciuto.
Discorso diverso invece per il Box in tedesco, del quale sono disponibili alcune foto di tcggermany:
Press Kit Base Set in tedesco – Foto di tcggermany (Clic sull’immagine > Instagram)
Nonostante la stampa del Set Base suggerisca l’esistenza del rispettivo box in spagnolo, portoghese e olandese; non esistono attualmente informazioni in mio possesso sulla sopravvivenza di uno di questi box fino ai nostri giorni.
Nei primi mesi in cui ho ricominciato a collezionare carte dei Pokemon, sono incappato più volte in questo termine così esotico, vedendolo spesso collegato a carte apparentemente “normali”.
In questo articolo vi insegnerò a distinguere una cartaShadowless da una che non lo è, estendendo questa guida anche per gli altri prodotti Wizards da cui queste carte derivano.
Shadowless, letteralmente “senza ombra”, è un termine che va a riassumere una serie di differenze grafiche che hanno caratterizzato SOLO i prodotti del SET BASE e SOLO in lingua INGLESE. Le definisco differenze perché non ritengo siano stati degli errori commessi dai grafici Wizards, ma piuttosto che le prime stampe fossero poi state migliorate con più calma nelle versioni successive.
• CARTE
Tutte le carte in lingua inglese che presentano il simbolo Prima Edizione (1st Ed.) sono Shadowless ad eccezione di Machamp, che essendo sempre Prima Ed., esiste in versione SL e non. Il problema ovviamente si pone con le carte Unlimited che, in assenza del bollino, vanno identificate con degli accorgimenti.
Per il paragone utilizzeremo proprio un MachampFirst Edition:
Ad una prima vista si, le carte sono diverse, ma quanto?
Come prima cosa noterete che il disegno di Machamp nella carta Shadowless è più scuro, questa differenza è dovuta ad una maggiore saturazione applicata nei colori degli artwork.
Andiamo ora nel dettaglio:
Le famose ombre che mancano sono ben visibili in questo confronto della parte laterale e inferiore del riquadro contenente il Pokemon. In generale la correzione è avvenuta per far si che il riquadro abbia un effetto molto più rilevato e tridimensionale, a differenza delle prime stampe dove il box risulta piatto, come se fosse incollato allo sfondo. Il riquadro delle caratteristiche invece risulta molto più sfumato e meno leggibile (notare la scritta Superpower), successivamente corretto per risultare ben leggibile e omogeneo. Passiamo ad altri dettagli:
Nelle carte Shadowless i punti vita (HP – Heath Points) hanno un carattere molto sottile, a differenza delle carte corrette che hanno la scritta in grassetto; negli attacchi invece le carte sono state modificate in modo da avere la scritta, in questo caso “Seismic Toss”, più grande e leggibile. Un altro dettaglio che vediamo dal riquadro dell’attacco sono le energie che risultano generalmente decentrate e scure nelle prime stampe, in particolare l’energia neutra che risulta quasi grigia. Infine il dettaglio secondo me più importante, che vi darà la certezza assoluta di trovarvi di fronte ad una rara Shadowless:
I Copyrights presenti tra il nome dell’illustratore e la numerazione/rarità della carta presentano un refuso. Infatti nelle Shadowless è presente la ripetizione dell’anno 1999 sia in forma ridotta, che estesa di fianco alla scritta Wizards. Nella versione corretta è stato deciso di mantenere quest’ultima a discapito della forma ridotta.
Quest’ultimo dettaglio, almeno secondo la mia esperienza, risulta il più immediato da ricercare, soprattutto controllando molte carte insieme.
I particolari risultano gli stessi per tutte e 102 le carte appartenenti al set base, che siano holo, rare, non comuni o comuni.
Esistono poi addirittura delle differenze all’interno dello stesso set Shadowless, che dimostrano una serie di correzioni intermedie, che poi sono diventate definitive con il set unlimited. Un esempio è il PikachuRedCheeks:
Pikachu Shadowless: Yellow Cheeks vs Red Cheeks. Foto di pokemon_envy (Click sull’immagine –> Instagram)
Inizialmente Pikachu era stato ritratto con con le guance (Cheeks) di colore rosso, in accordo con l’artwork originale di Mitsuhiro Arita. Questo dettaglio, forse non più ritenuto esteticamente accettabile da parte di Nintendo, è stato corretto in una versione successiva Shadowless, senza il permesso dell’illustratore, con il colore giallo. Questa modifica è stata poi mantenuta in tutte le altre ristampe, rendendo il Pikechu Red Cheeks più raro e caratteristico, probabilmente uno dei misprint più famosi nel mondo TCG.
Charizard, Blastoise e Venusaur Holo in versione Shadowless. Foto di 100charizards (Click sull’immagine –> Instagram)
Hitmonchan Holo in versione Shadowless. Foto di pokemongreatness (Click sull’immagine –> Instagram)
• BUSTINE - PACCHETTI (BOOSTER)
Come per le carte anche le prime versioni dei pacchetti hanno subito un restyling grafico, il che risulta molto utile in ambito collezionistico. Le bustine che presentano le caratteristiche Shadowless hanno infatti un’alta probabilità (ma non certezza) di contenere 11 carte della stessa, rara, tipologia.
Le differenze risultano evidenti:
1) La scritta TRADING CARD GAME, inizialmente posizionata nella parte bassa del pacchetto, è stata ricollocata nella parte alta sotto la scritta Pokemon. Inoltre le tre carte aperte a ventaglio sono state rimosse.
2) La scritta “11 Tradable Game Cards” è stata sostituita con “11 Additional Game Cards“.
Esistono poi moltissimi altri dettagli come l’altezza della sigillatura, la saturazione ecc ma risultano tutte secondarie in quanto già con questi due dettagli potete facilmente distinguere le differenze.
Per quanto riguarda il retro della bustina, avete tutti presente il bollino ESPERTI che identifica i prodotti di espansione?
Nei pacchetti Shadowless questo bollino risulta assente:
In questo caso il logo Wizards non è da considerarsi una differenza, in quanto la foto del bollino ESPERTI è di un pacchettoItaliano, stampato quindi in Belgio.
A questo punto la prossima domanda è “come si fa a sapere da quali box arrivano i pacchetti Shadowless?”
• BOX DI BUSTINE (BOOSTER BOX)
I box che possono contenere pacchetti Shadowless sono facilmente distinguibili per una caratteristica così iconica da averli ribattezzati “Green Wings” ovvero ali verdi, ma le ali di cosa?
Naturalmente quelle del lucertolone più amato nel Trading Card Game:
Venne scelta questa illustrazione per rappresentare la parte laterale dei box “Shadowless“, ma ricordate, come per i pacchetti, questa caratteristica non assicura al 100% la presenza dei packShadowless al suo interno; è solo un prerequisito per un’analisi più dettagliata.
Decisero in un secondo momento di sostituire l’illustrazione di Mitsuhiro Arita con un’altra famosa illustrazione ad opera di Ken Sugimori. Questa scelta fu adottata, penso, per rendere la grafica omogenea a quella che ritroviamo sui pacchetti.
Anche gli artwork rimasti invariati presentano delle minime differenze, in generale tutto è raffigurato più in primo piano, comprese le carte presenti sulla linguetta superiore.
Esiste però un particolare, presente sul fondo dei box, che gioca un ruolo molto importante nella ricerca del reale contenuto.
A parte l’evidente cambio di dimensione dei marchi CE e riciclo, il vero dettaglio sono i “Country Code” ovvero i rispettivi recapiti fisici e telefonici delle diverse sedi della Wizards of The Coast nel mondo.
La mancanza nei Green Wings, potrebbe essere stata una dimenticanza, oppure la loro presenza è stata resa necessaria più tardi, vista la successiva distribuzione del set in altri continenti.
Questo dettaglio, unito all’assenza di loghi Wizards sulla pellicola del box sealed, assicura un’altissima probabilità (vicina al 100%) di reperire al suo interno 36 bustineShadowless. Le stesse due caratteristiche, insieme alle altre elencate, sono presenti nei box “1st Edition” Green Wings inglesi, permettendoci di ordinare cronologicamente e con certezza gli aspetti dei due box.
Ovviamente, giusto per mischiare un pò le carte in tavola, esistono anche dei Green Wings che presentano i codici sul fondo del box e i loghi sulla pellicola.
Vi lascio con il video di MagikarpFlail che mostra più da vicino entrambe le tipologie di box Shadowless nella loro diversa sigillatura:
In questo articolo voglio parlarvi di uno degli errori più bizzarri nel mondo dei prodotti Wizards degli anni 2000: i pacchetti Black Triangle.
Girovagando per la rete sicuramente vi sarà capitato di imbattervi in pacchetti set base inglesi come questo:
Cosa significa quel triangolo nero? Perché questi pacchetti lo hanno?
La risposta è semplice: il triangolo serve a coprire un errore. Riguardo il perché lo abbiano, cerchiamo di ricostruire.
Nel 1999 la stampa di questi pack era frenetica, non c’era un minuto da perdere perché la richiesta di bustine era sempre maggiore, visto il successo della prima stampa (Shadowless). In questo caso però la fretta ha portato ad un inevitabile errore, tanto amato dai collezionisti odierni. Il layout utilizzato per produrre questi pack, destinati a contenere carte Unlimited, era sbagliato, conteneva infatti il simbolo di Prima Edizione (Edition 1st). Inizialmente non si accorsero di quest’errore, i pack erano molto simili alle edizioni in lingua straniera che venivano stampate in contemporanea su altre linee, la differenza fatale però stava nella lingua inglese. I pacchetti prima edizione inglesi presentavano infatti delle caratteristiche totalmente differenti rispetto agli altri pack, ed erano facilmente distinguibili come pack Shadowless.
Si dice che la produzione proseguì per un ora circa prima che qualcuno bloccasse tutto, come risultato vennero prodotti centinaia di pacchetti sbagliati, potenzialmente in grado di scontentare centinaia di bambini in cerca di altre carteprima edizione. Così a qualcuno venne l’idea di sovrapporre quell’iconico logo con qualcosa che distogliesse l’attenzione, e venne deciso di applicare un triangolo nero:
Mentre in alcuni pack il triangolo fu sovrapposto perfettamente rendendo il simbolo 1st invisibile, in altri la stampa lo coprì solo parzialmente:
I pacchetti con la nuova particolarità vennero quindi inseriti in normali booster box da 36 packs, rendendo i boosterBlack Triangle impossibili da individuare se non aprendo fisicamente un box. Questo biglietto d’oro di Willy Wonka, unito alla grande quantità di box Base unlimited inglesi (Blue Wings) rimasti ancora sealed, ha favorito l’apertura di massa.
Storico è il video di uno di questi box, realizzato da uno dei più famosi youtuber Pokemon, dove inizialmente questi pack non vennero riconosciuti, causandone l’apertura di alcuni:
Si perché l’unica particolarità risiede nell’involucro, le carte interne sono esattamente le stesse contenute in qualsiasi altro packunlimited dell’epoca. Forse l’amore per questo errore da parte dei collezionistisealed risiede proprio nel fatto che obbliga a tenere questi pack rigorosamente chiusi.
Ma non è finita qui.
Nel 2013 infatti venne aperto un box che presentava l’errore ma senza la rispettiva correzione, quindi un errore dell’errore, rendendo questi 36 packs sfuggiti al triangolo, i pack più rari in assoluto.
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